
Per espansione cutanea si intende l’aumento della disponibilità di cute conseguente ad una distensione progressiva e di lunga durata.
In pratica consiste nell’utilizzo di appositi dispositivi in silicone (espansori cutanei) i quali vengono posizionati al di sotto della cute e riempiti progressivamente con soluzione fisiologica allo scopo di espandere la cute sovrastante aumentandone la disponibilità.
L’indicazione all’uso dell’espansione cutanea è rappresentata dalla necessità di asportare lesioni cutanee estese (nevi giganti, malformazioni vascolari, cicatrici da ustione, etc.) che non consentono di chiudere il difetto cutaneo residuo per accostamento diretto dei margini e dove l’apposizione di un innesto di cute causerebbe un danno estetico rilevante.
La metodica prevede l’esecuzione di due interventi chirurgici, in anestesia generale, con un intervallo di circa 3/4 mesi l’uno dall’altro. Nel primo intervento l’espansore cutaneo viene posizionato al di sotto della cute sana adiacente la lesione da asportare. Nei 3/4 mesi successivi l’espansore viene riempito settimanalmente con soluzione fisiologica attraverso la valvola di riempimento collegata all’espansore. Ottenuta la quantità di cute necessaria, quindi completata la fase di espansione, si esegue il secondo intervento chirurgico durante il quale l’espansore viene rimosso e la cute ottenuta viene distribuita sull’area cruenta conseguente all’asportazione della lesione patologica.
I bambini e gli adolescenti tollerano con estrema facilità il disagio dell’espansore, ovunque sia posizionato, e continuano senza difficoltà le loro normali attività scolastiche e ludiche.
Il dolore postoperatorio, presente solo nei primi due o tre giorni dopo l’intervento chirurgico, è facilmente controllabile con gli abituali farmaci antidolorifici.