RIABILITAZIONE del linguaggio nelle Palatoschisi e Labiopalatoschisi

Riabilitazione linguaggio

Premessa

Nel trattamento logopedico del bambino con alterazioni dello sfintere velo-faringeo è bene tenere in considerazione le seguenti variabili individuali:

  1. Età del bambino
  2. Contesto sociale
  3. Epoca e tipologia della tecnica chirurgica
  4. Numero degli interventi
  5. Fase di acquisizione del linguaggio
  6. Presenza di problemi a carico dell’udito

 

Counseling familiare

  • E’ fondamentale la presenza del genitore all’interno del setting affinché acquisisca le tecniche per favorire la comunicazione e i modelli di riferimento del linguaggio.
  • Imprescindibile rendere i genitori partecipi e coinvolgerli al tipo di trattamento.
  • Spiegazione dei modelli standard di acquisizione del linguaggio.
  • Definizione degli obiettivi da raggiungere ed eventuali aspettative inerenti i risultati.
  • Quaderno personale del bambino per ogni fascia di età.

 

Parent training

Il parent training è un tipo di trattamento basato sulla modificazione del comportamento dei genitori. In questo ambito, in seduta logopedica, vengono mostrati ai genitori le modalità di comunicazione più valide al fine di motivare il bambino ad interagire verbalmente. Le tecniche per acquisire maggiore attenzione all’interno della comunicazione. I genitori vengono incoraggiati a dare istruzioni e modelli comunicativi chiari e non discordanti tra i due genitori.  All’interno del parent training si mostrano le tecniche per rinforzare positivamente le modalità corrette, ignorare le espressioni verbali non adeguate ma supportare il messaggio verbale con esempi idonei e contestuali. (Riproporre la parola corretta all’interno di una frase di senso compiuto che prenda origine dal contesto in cui si svolge la comunicazione). Esempio: il bambino dice: “tane bau” invece di “cane bau“ nel vedere un cane. La mamma potrà dire :<E’ vero, il cane fa bau>.

 

PRINCIPI DI TRATTAMENTO

0-18 mesi: Prepariamoci a parlare

Le seguenti indicazioni sono per favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per il vostro bambino prima di iniziare a parlare e rappresentano i principi base del trattamento logopedico rivolto ai più piccoli.

In questa fascia di età il trattamento sarà incentrato, in modo particolare, sulla quantità del linguaggio mediante tecniche di stimolazione per facilitare l’eloquio spontaneo.

E’ importante per voi e per il vostro bambino guardare, ascoltare e fare esperienza dei suoni e del linguaggio “parlato” prima che inizi a pronunciarli.

E’ possibile riprodurre giochi di suoni in qualsiasi momento. E’ consigliabile ridurre il rumore di fondo per fare in modo che il vostro bambino possa ascoltare la sua voce. Provare a sedersi di fronte al bambino così da poter vedere chiaramente la vostra bocca.

 

Parlare con il tuo bambino

  • Raccontare e descrivere, al vostro bambino, le azioni e le attività quotidiane svolte durante la giornata. In questo modo si fornisce un valido modello di intervento fondamentale per il linguaggio.
  • Giocare con i suoni ed enfatizzarli il più possibile. Il bambino piccolo ancora non è in grado di produrre suoni complessi ma può guardare la vostra bocca, il viso e suoni che si producono.
  • Modificare il volume e il tono della voce.
  • Fare facce “buffe” e rendere le espressioni facciali esagerate per attirare la sua attenzione.
  • Rispettare i turni della comunicazione (uno alla volta)
    • Anche a questa età, è importante iniziare a turno una conversazione. Utilizzare questa modalità è fondamentale nello sviluppo della parola e del linguaggio. Quando il bambino inizia a produrre qualcosa subito dopo si può dire o commentare e lasciare di nuovo lo spazio (fatto di silenzio) per consentire al bambino di prendere nuovamente il turno nella comunicazione.
  • Sviluppare la capacità di ascolto del bambino
    • Per i bambini è utile ascoltare e sintonizzarsi con i suoni del linguaggio e rumori di tutti i giorni al quale sono esposti.
    • In casa ad esempio, richiamare l’attenzione del bambino, ogni giorno, al suono del campanello o al suono dell’aspirapolvere chiedendo cos’è questo rumore? E mostrargli ciò che ha prodotto il rumore. (La provenienza). Lo stesso è generalizzabile ai giocattoli che producono suoni come gli strumenti musicali per bambini e a tutti i suoni familiari di casa.
    • (Campanello, citofono, elettrodomestici, squillo del telefono etc.)
  • “Cinguettare” con il vostro bambino
    • Ascoltare i suoni che il vostro bambino fa e ripete e riproporli a lui. Sempre rispettando i turni della comunicazione.
    • Questo permetterà al bambino di ascoltare e vedere i suoni che lui sta producendo e sarà favorito a riprodurli. Inoltre inizierà a comprendere che i suoi suoni pur semplici, sortiscono un effetto verso l’ambiente, in questo caso con la figura di riferimento. Lasciate che il vostro bambino veda e senta la bocca in movimento, sia con le mani sia con la pelle.
    • Soffiate e lasciate che il vostro bambino tocchi le vostre labbra per sentire la vibrazione.
    • Cercare di evitare di ripetere i suoni prodotti con la parte profonda della gola poiché sono quelli che in realtà vanno scoraggiati.
  • Incoraggiare a parlare
    • I bambini così piccoli si solito non sono in grado di copiare il suono perfetto. E’ importantissimo incoraggiare il bambino a fare suoni. Fondamentale per voi, in questa fase, fornire un modello chiaro dei suoni e questo incoraggerà il piccolo, a partecipare alla comunicazione.
  • Incoraggiare i suoni del linguaggio
    • E’ importante che il bambino produca anche se in una forma non del tutto corretta, ma che acquisisca il piacere, i tempi e la motivazione ad esprimersi con la voce.
  • Ampliamento del vocabolario e della sintassi.
  • Tecniche finalizzate a favorire l’adeguata funzione fono-articolatoria.
    • Incoraggiare i suoni facili del linguaggio, in particolare quelli delicati con le labbra come il Mmm, mamma, verso della mucca Muuu. e imitare i suoni degli animali (verso della pecora, mucca, cane, gatto) o comporre stringhe di suoni senza senso ad esempio boobooboobbò, mumumumum sotto forma di gioco. I bambini sono molto attratti da questi tipi di suoni. Il vostro bambino vorrà partecipare.
    • Pronunciare suoni esplosivi a schiocco come pop pop pop pop.
  • Insegnare al bambino ad imitare le vostre azioni (battere le mani, mandare baci)
  • Cantare al vostro bambino anche piccole filastrocche, ninna nanne o canzoncine.
  • Iniziare con libri grandi che hanno semplici illustrazioni, così come con libricini con figura singola.

 

18-24 mesi

Il gioco in questo periodo svolge un ruolo primario. Facilita l’interazione, l’imitazione e la denominazione. Vengono presentate al bambino attività ludiche che ripropongano situazioni quotidiane per motivare l’espressione verbale. Le tecniche più utilizzate sono il “modelling” e le tecniche di rinforzo positivo.

Incoraggiare il bambino a sentire il flusso di aria orale con in palmo della mano. Utilizzare un tessuto davanti alla bocca o batuffoli di ovatta e mostrare e rafforzare il flusso di aria pronunciando i suoni “P P P”. In base alla forza del flusso di aria si muoveranno i materiali presentati.

Sollecitare il feedback tattile, posizionare la mano del bambino davanti la bocca per sentire il flusso di aria.

 

  • Mostrare al bambino le abilità di soffio semplice (soffiare bolle di sapone, spegnere una candelina), a questa età si può iniziare a mostrare il modello corretto. Nei più piccoli è utile facilitare questa abilità facendoli soffiare su un cucchiaio mentre si mangia e sfruttare il momento del pasto.
  • In alcuni casi chiudere le narici per facilitare la direzione dell’aria.
  • Giochi semplici con cannucce. Iniziare a familiarizzare con questi tipi di attività.
  • Per i genitori è utile acquistare tutti giochi inerenti il soffio, dalle forme più semplici a quelle più complesse (per i bambini più grandi) come il soffiare bottigliette vuote o palloncini. Attenzione!!!! I giochi di soffio sia con candele sia con palloncini o bottigliette devono essere sempre eseguiti con la supervisione di un adulto. Mai lasciare il bambino da solo a svolgere queste attività.
  • Correzione della direzione del respiro. Con attività ludiche, farfalle di carta velina, petali di fiori leggeri mostrare al bambino l’inspirazione e l’espirazione e l’effetto prodotto.
  • Esercizi specifici per aiutare il flusso espiratorio e lo sfintere velare

Mostrare al bambino melodie a labbra chiuse, giochi mostrando lo sbadiglio, gonfiare le guance trattenendo aria o acqua all’interno della bocca e poi far “scoppiare” manualmente le guance del bambino sotto forma di gioco.

2-5 anni

A partire dai due anni laddove vi sia una produzione in linea con i tempi dello sviluppo tipico del linguaggio è possibile iniziare ad individuare eventuali meccanismi errati nella produzione dei suoni inerenti un cattivo uso dello sfintere velare. Il trattamento sarà finalizzato al recupero del corretto modello di pronuncia dei suoni (articolazione), all’eliminazione di eventuali modelli errati appresi precedentemente e alla rivalutazione collegiale per identificare un persistente difetto anatomico non risolutivo con la logopedia.

  • Norme di igiene nasale
  • Ridurre le abitudini parafunzionali (uso protratto del biberon, succhiotto, suzione del pollice…) poiché alterano le strutture anatomiche e in alcuni casi i modelli corretti di pronuncia dei suoni.
  • Lavoro incentrato sulla famiglia per favorire i comportamenti autonomi del bambino
  • Completamento e recupero dei suoni del linguaggio
  • Attività svolte ad incoraggiare il bambino al riconoscimento dei modelli errati con presenza o assenza di aria (feedback uditivo)
  • Registrazioni di campione spontaneo dell’eloquio
  • Training articolatorio
  • Attività con utilizzo di feedback visivo specchio e carta velina (in trattamento e a casa nelle fasi di allenamento)

 

Dai 5 anni in poi

Il trattamento logopedico sarà finalizzato a

  • Favorire l’accordo pneumofonico
  • Esercizi di respirazione
  • Consolidamento dei fonemi appresi, training articolatorio
  • Attività di discriminazione uditiva.
  • Attività specifiche con controllo costante del flusso espiratorio
  • Esercizi con tubo di auscultazione
  • Allenamento costante a casa